La famiglia de Bellat, nota in passato come una delle più significative realtà agricole della Valsugana e forse del Trentino, ha sempre gestito l’attività rurale utilizzando dipendenti ed in particolare coloni provenienti dal Veneto.

Da un indagine presso l’Ufficio del Libro Fondiario di Borgo Valsugana emerge che nel 1933 (prima visura) la ingente proprietà risultava intavolata a nome del cav. Luciano de Bellat.

Alla sua morte, avvenuta il 28 febbraio 1950, l’intera proprietà passa all’unico figlio cav. dott. Agostino il quale il 19 marzo 1965 redige il proprio testamento su consiglio dell’amico fraterno comm. Giuseppe Andreaus.

Il cav.dott. Agostino muore il 31 luglio 1965 senza lasciare eredi diretti.

Il 16 settembre 1965 viene pubblicato il testamento la cui parte finale recita:

“Tutto quanto qui sopra non menzionato e precisamente la mia azienda agricola di Marco in val Lagarina e quella di Valsugana passerà in proprietà alla Provincia di Trento per l’Istituto Agrario di S.Michele il quale ne curerà l’amministrazione e direzione e QUANTO A LUI LASCIATO SARÀ ELETTO  IN FONDAZIONE A NOME DEL CAV. LUCIANO E CAV. DOTT. AGOSTINO de BELLAT ONDE NON VADA PERDUTA L’ATTIVITÀ ED IL LAVORO DI DUE GENERAZIONI DI APPASSIONATI AGRICOLTORI.
LA RENDITA DI TALE FONDAZIONE POTRÀ ESSERE ELARGITA O COME BORSE DI STUDIO PER GIOVANI AMANTI DI AGRICOLTURA O COME AIUTI AI VOLENTEROSI AGRICOLTORI DELLA VALSUGANA.”

Individuata la chiara volontà del cav. dott. De Bellat il Presidente della Giunta Provinciale inizia le pratiche per la costituzione della Fondazione ma non provvede ad intavolare la proprietà che rimane in testa al cav. dott. Agostino.

Dopo c.ca 10 anni e precisamente il 28 aprile 1975 il Presidente della Repubblica Leone emette il decreto di riconoscimento della Fondazione.
In questo lungo intertempo i beni dedicati alla Fondazione vengono gestiti dall’Istituto Agrario di S.Michele a/A sotto la dicitura “stazione sperimentale Spagolle”

A seguito il sunnomato documento viene costituito il primo Consiglio di Amministrazione che risulta composto:

  1. il Presidente pro tempore della Giunta Provinciale o suo delegato
  2. il Direttore pro tempore dell’Istituto Agrario di S.Michele a/A
  3. un docente dell’Istituto Agrario designato dal Direttore
  4. un componente del Consiglio di Amministrazione di S.Michele

gli ultimi tre vengono nominati ufficialmente dal Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Agrario.

Come primo atto il Consiglio della Fondazione chiede al Tribunale il certificato ereditario che consente, il 13 dicembre 1976, l’intavolazione dei beni retrolasciati a nome della Fondazione cav. Luciano e cav. dott. Agostino De Bellat.
Chiede, inoltre, l’iscrizione nel registro delle persone giuridiche di diritto privato.

Attualmente la Fondazione è strutturata come segue:

Azienda agricola Valsugana:

  • parte degli immobili esistenti presso l’azienda agricola Spagolle (villa padronale, parte del maso grande al centro dell’azienda e quello ad est), il parco della villa, terreni adiacenti, il bosco a monte dell’azienda agricola e la malga Civerone, sono a disposizione della Fondazione.
  • parte del maso grande al centro dell’azienda, parte dei terreni di Spagolle ed i terreni di Telve (conoide del Ceggio) sono concessi in affittanza all’Istituto Agrario di S.Michele a/A. Il contratto prevede che la gestione deve attendere anche a progetti di dimostrazione quale stimolo e guida per gli agricoltori della valle.
  • i terreni in località Ceggio sono assegnati a 10 giovani agricoltori che hanno partecipato ad un concorso di idee per sviluppare progetti varietali.
  • i terreni ubicati nei comuni di Castelnuovo, Telve, Borgo, Scurelle, Villa Agnedo sono affittati ad agricoltori della zona con contratti a scadenza annuale per evitare la formazione di eventuali diritti.
  • la parte ovest della’azienda agricola Spagolle è dedicata al centro ippico mascalcìa ed è regolata da un contratto di affitto a costo simbolico.

In Vallagarina a Marco di Rovereto è ubicata un’azienda agricola gestita in collaborazione tra la Fondazione e due famiglie di coloni.
Presso l’azienda è in atto un’operazione di bilanciamento tra produzione frutticola e produzione viticola con l’obbiettivo di diversificare il rischio aziendale.
Inoltre a Marco, da qualche anno, dispone di 7 appartamenti dati in affitto.

Globalmente la Fondazione dispone di n° 6 fabbricati e di c.ca Ha 100 di terreni di cui c.ca 66 coltivati ed il resto a bosco e pascolo.
L’obbiettivo dell’immediato futuro prevede un adeguato utilizzo degli immobili ancora a disposizione della Fondazione volto a realizzare iniziative che rientrino negli scopi istituzionali della stessa.